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Palazzo Nicolaci
Palazzo
Nicolaci
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Dopo il ripristino della volta della Cattedrale,
del restauro e sistemazione nel sito naturale dei mosaici della
villa Romana del Tellaro, la Capitale del Barocco della Val di Noto aggiunge
un’altra perla al suo impareggiabile patrimonio ritrovato o per
meglio dire restaurato.
La restituzione alla pubblica fruizione del Palazzo Nicolaci è un
evento che tracima i confini provinciali attestandosi ai più alti
livelli culturali.
Il palazzo dei principi è qualcosa di
spettacolare ed oggi, riportato agli antichi splendori, dà la
dimensione della ricchezza e dell’opulenza che la città ha vissuto
in un epoca ormai lontana. |
In stile puramente barocco e con circa 90 stanze, su progetto
attribuito a Rosario Gagliardi, risale ai primi decenni del 1700,
anche se i lavori, cui partecipò anche Vincenzo Sinatra (allievo del
Gagliardi) si protrassero fino a 1765.
L'edificio è nato come residenza nobiliare urbana della famiglia
Nicolaci la quale ha mantenuto la proprietà di un’ala, cedendone
l’altra al Comune di Noto. Il palazzo è decorato da diverse
balconate con decorazioni magnificamente realizzate e rinchiuse
dalla sinuose inferriate ricurve. Tra le figure delle decorazioni
troviamo sirene, sfingi, ippogrifi, cavalli alati ed altro. Tutte
queste decorazioni conferiscono una particolare armonia a tutto
l’edificio.
Un'ala di Palazzo Nicolaci accoglie la Biblioteca Comunale,
fondata dal Municipio nel 1817 con la munificenza dei privati,
specialmente del principe di Villadorata, ed oramai ricca di
migliaia di volumi e di vari manoscritti latini e spagnoli a cui va
aggiunta una galleria di ritratti degli nomini illustri di Noto,
dono del barone Astuto. La Biblioteca non è che uno dei legami che
Noto ha con la propria tradizione culturale. Solo per fare un
esempio, Ferdinando il Cattolico nel 1503 diede alla città il titolo
di Ingegnosissima, per l'erudizione di molti suoi cittadini,
ma venne chiamata anche la Celebre e la Dotta
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La famiglia Nicolaci
Una
famiglia di ordine borghese che proprio nel periodo successivo al
terremoto del 1693,che distrusse l'antica città di
Noto,si trova nel
pieno dell'ascesa sociale con una posizione ragguardevole all'interno
della borghesia netina.Si occupa principalmente della gestione delle
tonnare di "ritorno" della costa siracusana del fiume Cassibile a Capo
Passero.La loro ricchezza viene incrementata con l'acquisto di proprietà
terriere.Nell 1701 la famiglia Nicolaci acquisisce il primo titolo di
"Baroni di Gisira e Bonfalà" e con Corradino iniziano i lavori di
costruzione del primo palazzo.
Lo stemma della famiglia è il levriero rampante che si
appoggia alla colonna.
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Giacomo il Gobbo
Alla morte
prematura di Corradino,l'erede è il figlio Giacomo,mentre
l'amministrazione rimane nelle mani della nonna Eleonora.Giacomo,finiti
i suoi studi,completa la formazione con il Gran Tour in Europa
soffermandosi in Francia ed in particolare a Montepellier.Ritorna in
Sicilia con l'idea di questo Palazzo la cui facciata rappresenta una
sintesi di stili dal'500 al '700.
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Il Palazzo
La prima
costruzione non è un palazzo,ma alcune abitazioni di un solo piano.Nel
1737"Giacomo il Gobbo"avvia la costruzione del palazzo che oggi
vediamo.Non ci sono notizie certe sul nome dell'architetto .Non è remota
l'ipotesi che sia stato lo stesso Giacomo a guidare la costruzione del
palazzo con l'aiuto di alcuni architetti locali.I balconi pare
riprendano quelli del Palazzo del Barone di Trezzano a Noto antica.Fra i
mnsoloni che gli reggono da sinistra,l'uomo con il flauto,che incarna
una frase del testamento di Giacomo:"Nulla giova all'anima esser
dotto,se nello stesso tempo non e Santo".
L'ala principale del Palazzo Nicolaci è stata
acquistata nel 1983 dal Comune di Noto.In seguito ad una serie di
iterventi di restauro operati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di
Siracusa,sotto la guida dell'architetto Giovanna Susan,il Palazzo è
ritornato al suo antico splendore.Oltre al necessario consolidamento
statico,si è proveduto al ripristino degli appartamenti decorativi,con
il rifacimento dei pavimenti d'epoca,il restauro delle carte da
parati,dei decori del soffitto.I saloni sono stati arredati con mobili
d'epoca ricostruendo un'atmosfera da "gattopardo".
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Il piano Nobile
Attualmente sono
visitabili i nove saloni arredati del Piano Nobile,a cui si accede da un
elegante scalone ottocentesco di gusto Neoclassico,con stucchi decorati
a mono che simulano bene il marmo.atraverso un corridoio si passa da uno
studio e immediatamente si passa alla Sala Del Tè,decorata con delicati
motivi orientali fra cui spiccano due intriganti figure cinesi.
Una seconda anticamera lascia accedere ad una sorta di
Alcova,mentre dal balcone si gode di una spettacolare vista sulla città
e sul Golfo di Noto fino a Capo Passero.Si passa quindi al Salone delle
Feste decorato con la tecnica del"Trompe I'oeil" simulando una balaustra
sovrastata da colonne laterali sulle pareti laterali ed il soffitto
realizzato come una sorta di calendario con al centro l'allegoria del
Carro di Apollo che insegue l'Aurora,copia dell'originale romano
di Guido Reni.
Attorno,un ampio apparato simbolico decora il resto
della volta ed il cornicione.Dal salone delle feste si offre una
coinvolgente "enfilade",una successione di saloni finemente arredati con
mobili dell'Ottocento,provenienti dalle principali città d'Europa.Ogni
salone è arredato in modo da suggerirne le attività e le atmosfere che
hanno animato questi spazi fino agli ultimi anni del del Novecento ha
abitato queste stanze
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Infiorata
Non si
tratta di una manifestazione religiosa,ma del Saluto alla Primavera.Nel
maggio 1980 l'ex Azienda Provinciale del Turismo invitò gli artisti
della città laziale di Genzano a realizzare l'Infiorata in via Nicolaci
con grande successo di pubblico.In seguito al successo del primo anno la
manifestazione è diventata una tradizione della città di Noto e viene
realizzata la terza domenica di Maggio di ogni anno.Si tratta di sedici
grandi quadri realizzati sulla strada con petali di fiori.Ogni anno l'aministrazione
scegkie un tema diverso.
Nel tempo,all'infiorata di via Nicolaci si sono
affiancate alcune manifestazioni collaterali fra cui "Corteo
barocco",quella che ha riscosso maggior successo,rievocando i fasti
delle famiglie che hanno fatto la grandezza di Noto
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menu di destra
Snack Bar
granite panini gelati |
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Ampia area attrezza con
200 posti a sedere dove consumare il proprio pranzo a sacco |
Per gruppi e scolaresche la possibilità di prenotare
il pranzo |
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Per info e prenotazioni |
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